Il Sentiero delle Querce: sulle orme degli Etruschi lungo la Via del Ferro I Borghi della Storia – La Via della Letteratura e della Poesia- La partnership di informazione di Laura Panizutti
Il programma 2025-2026 de Il Cammino delle Identità prevede l'attivazione di nuovi percorsi della storia. La partnership di Laura Panizutti ( consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano), si esprime non solo sui temi della sostenibilità finanziaria e della finanza etica, ma anche sui temi culturali che vengono affrontati.
L'Etruria Padana è uno di questi temi.
Riprende 'Il Cammino delle Identità', il percorso d'informazione del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato dalla IAI-Iniziativa Adriatico Jonica (Forum Intergovernativo per la cooperazione nella regione adriatico ionica).
" Una utile occasione per conoscere il lavoro sviluppato in questi anni - commenta Renzo Lupatin, giornalista e Presidente di Borghi d'Europa .Il viaggio del buon e bello vivere porterà alle interviste dei nostri partner di informazione. In primo piano l'incontro con Laura Panizutti, Consulente finanziario e Patrimoniale di Conegliano, che ormai alcuni anni accompagna i nostri itinerari".
Oltre al Percorso sugli Etruschi ( a cui collabora il giornalista e scrittore di Bologna, Gianluigi Pagano),particolarmente significativo è il lancio del Percorso le Vie della Letteratura e della Poesia, con un occhio rivolto alla storia di Hemingway. Hemingway arrivò a Fossalta di Piave il 24 giugno 1918, appena conclusa la Battaglia del Solstizio e le strade del piccolo paese parevano un cimitero a cielo aperto. Le due settimane in cui rimase lì, fino alla notte del ferimento, segnarono profondamente la sua vita."
E,poi, la storia di Alojz Gradnik, che viene ritenuto dalla critica letteraria il più importante poeta sloveno della prima metà del Novecento. Tra le sue opere si ricordano le raccolte Stelle cadenti (1916), Scale d'oro (1940) e Poesie (1962). Fu anche traduttore, come testimonia l'antologia "Lirica italiana"..
Nel cuore del Brda (Collio sloveno), una passeggiata formato famiglia tra borghi medioevali, castelli, colline, vigneti, poeti e -naturalmente- ottimi assaggi enogastronomici.: ecco il Sentiero Didattico di Gradnik a Medana.
" Laura Panizutti ha accompagnato il Percorso che riguarda i temi della sua professione, ma ha voluto anche cimentarsi come testimonial sui temi culturali dei progetti europei, con una passione e una verve davvero lusinghiere" , conclude Lupatin.
Tra boschi di faggi e querce secolari, il profilo ondulato dell’Appennino Tosco-Emiliano custodisce una memoria antica, fatta di metalli, di terra fertile e di civiltà perdute. “Il Sentiero delle Querce”, è un itinerario escursionistico e culturale che segue in parte l’antica Via del Ferro,; si tratta di un percorso naturalistico, ma anche di un viaggio nel tempo, sulle tracce degli antichi Etruschi, popolo che in queste montagne seppe fondere il respiro della Natura con l’ingegno dell’uomo.
Il cammino prende avvio nei pressi di Porretta Terme, dove le sorgenti solfuree ricordano la sacralità che gli Etruschi attribuivano all’acqua. Gli archeologi hanno rinvenuto, nei pressi di Monte Acuto, resti di antichi forni fusori e scorie di ferro: segni inequivocabili di una proto-industria etrusca; oggi, i laboratori artigiani della zona custodiscono e riproducono quell’eredità nella lavorazione del ferro battuto e nel restauro del rame. I maestri fabbri locali amano dire che “il ferro qui parla ancora etrusco”, e nei loro gesti, attenti e rituali, sopravvive una tradizione metallurgica millena
Lago di Suviana
Proseguendo lungo la valle del Reno si raggiungono i Laghi di Suviana (ed il vicino Brasimone), immersi in una fitta foresta di querce (da cui il Sentiero prende il nome). Gli Etruschi consideravano la quercia un albero sacro, simbolo di forza e protezione: attorno a questi boschi, i primi coloni etruschi svilupparono una forma di agricoltura collinare che produceva cereali, vite e olivo, adattandosi ai pendii e al clima appenninico.
Oggi, le aziende agricole del territorio ripropongono quelle antiche intuizioni, coltivando varietà di farro antico e vite autoctona e, riscoprendo tecniche di rotazione e concimazione naturale. In alcune cantine, il vino viene ancora affinato in anfore di terracotta ispirate ai modelli etruschi, a testimonianza di un legame profondo tra archeologia e innovazione.
Il Passo della Collina e l’arte della ceramica
Giunti al Passo della Collina, (in comune di Pistoia, a 932 m s.l.m., fra le valli della Limentra di Sambuca e il bacino dell’Ombrone pistoiese) si incontrano tracce di insediamenti che un tempo costituivano punti di scambio tra la pianura emiliana e la toscana. Qui, gli Etruschi trasportavano e lavoravano minerali e manufatti in ceramica, dando vita a una rete commerciale che univa la Maremma metallifera a Felsina, l’attuale Bologna.
Nei borghi di Castel di Casio e Grizzana Morandi, alcuni laboratori artigiani hanno riscoperto la ceramica etrusca nera, prodotta con la tecnica della cottura in riduzione; gli artisti contemporanei la reinterpretano in chiave moderna, dando vita a oggetti che uniscono l’estetica antica e il design contemporaneo.
La tipica ceramica nera degli Etruschi
Arrivo a Monte Bibele: la sintesi tra passato e presente
Il percorso si conclude idealmente a Monte Bibele, sito archeologico tra i più importanti dell’Appennino, dove sono visibili i resti di un villaggio misto etrusco-celtico. È un luogo che racchiude l’essenza stessa del Sentiero delle Querce: incontro, contaminazione, dialogo tra culture e tempi diversi.
Oggi, le cooperative locali si ispirano a questo spirito nel loro impegno per la valorizzazione sostenibile del territorio, con la produzione di miele di quercia, di formaggi d’alpeggio e di farine biologiche, seguendo logiche di equilibrio e rispetto della terra, come avrebbero voluto gli antichi “Rasenna”.
Un’eredità che respira nel presente Camminare lungo il Sentiero delle Querce non significa solo attraversare l’Appennino, ma anche ascoltare la voce di un popolo che non ha mai smesso di parlare: ogni tappa racconta una continuità: dal ferro degli Etruschi, alle botteghe artigiane; dai campi di farro, ai vigneti sulle pendici delle colline; dalle ceramiche rituali alle forme moderne del design rurale.
Nel silenzio del bosco, tra le ombre delle querce, sembra quasi di udire il battito antico dei martelli etruschi: un suono che ancora oggi accompagna chi percorre la Via del Ferro, tra passato e futuro.
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