da Degusta - Una serata così non si faceva da mai. Ma poi da 'Veneto Artist' si andò e, allora,tutto si gustò.....
In provincia di Treviso, subito fuori porta, in mezzo tra Castelfranco Veneto e Bassano del Grappa, si trova Castione (frazione di Loria) dal passato antico, era tappa dei sentieri degli Ezzelini. Oggi è paese custode di storia e antiche tradizioni, riconosciuto per l’economia agricola e per l’arte del giardinaggio.
Ma lì c’è anche Enrico Calderaro ed il suo team, con Alberto (DL) “frontman” del Veneto Artist (via Villa, 37) locale dedicato al gusto, alla convivialità e alla passione per la buona cucina fatta di sapori genuini, ingredienti selezionati, il tutto in un’atmosfera accogliente proprio per offrire un’esperienza autentica.
Enrico, giovane sì, ma che sa il fatto suo: dopo la laurea in gestione dell’ospitalità, si è svezzato a Londra (all’hotel The Ritz) poi si è trasferito in Spagna a lavorare per l’arci noto Albert Adrià (fratello di Ferran, quello del famoso El Bulli…) dopodiché, grande trasferta in Nuova Zelanda, dov’è stato a capo di un piccolo ristorante raffinato, poi esperienze à go go: Hong Kong, Copenaghen, Los Angeles, 6 mesi in Messico e, già che c’era, stage in Perù (al Mayta, uno tra i 50 migliori ristoranti del mondo!) senza farsi mancare un buon tirocinio in Giappone presso il ristorante Zeniya Kanazawa (2 stelle Michelin) e, per finire l’”excursus”, c’è anche l’hotel Kulm di St. Moritz, nella vicina confederazione elvetica (CH).
Tornato alle sue radici (a Castione di Lòria) oggi Enrico si esprime e realizza al Veneto Artist, per la gioia delle papille gustative di chi riesce ad assaporare i frutti di quanto ha appreso in giro per il mondo. Dunque, da non perdere – la prima domenica di ogni mese – via di Gran bollito misto (tanta roba!): musetto/cotechino, lingua, punta di petto, testina di vitello e altri tagli (in base a quanto fornisce la macelleria). In abbinamento: Pearà veronese (pane raffermo grattugiato, unito a midollo di bue, tutto in brodo di manzo e gallina, “abbondante” pepe nero macinato, olio EVO e sale) oltre ai classici, salsa verde, giardiniera della casa e cren. Se questo piatto “stuzzica”, allora, non bisogna mancare agli altri “gustosissimi” appuntamenti: – tutti i martedì sera – pasta e fagioli, trippe in rosso e polenta (con acqua, calice di vino e caffè… 25 euro!)…. Comunque la scelta è ben variegata: trota marinata alla barbabietola, mela verde, insalatina e cipolla agro; crema di Sbrise (salsa preparata con funghi porcini o pleurotus usata come condimento per pasta, risotti o sul pane e/o crostini) cardoncelli scottati, sopressa e polenta; e ancora funghi ma con polenta e cuore di manzo, gamberi in saor e anche cappelletti all’anatra, tagliatelle cacao e lepre, linguine alle vongole e mezze maniche con capesante e radicchio, gnocco zucca e morlacco (formaggio a pasta molle leggermente occhiata, una volta detto “Formajo dei Puareti”); baccalà mantecato, paté di fegatini, tartare di manzo, crocchetta di san Daniele, maltagliati di cavallo, bigolo in salsa, tortelli all’anatra, con pomodorini e burrata; seppia nostrana con zucchine croccanti, datterini, aceto, sambuco, basilico, finocchietto, menta e sesamo… Tutte preparazioni eseguite da mani giovani, ma già molto esperte, tutte ricette con ingredienti di stagione a chilometri zero, tutte ottime e genuine. Al Veneto Artist, con Enrico e Alberto, bisogna provarle tutte… per credere (!) anche cucinarsi direttamente, sulla griglia in ghisa posta sul proprio tavolo (con tanto di cappa aspirante per i fumi) la pietanza che si preferisce!
Poi, perché il companatico sia tale, si può accompagnarlo con i prodotti panificati di Marco de “El buongustaio” (via Commerciale, 36/C Villa del Conte PD www.elbuongustaio.it) che di esperienza nel settore ne ha di certo: Marco, dopo il diploma da novello cuoco, ha viaggiato per ben 8 anni, il tempo necessario per metabolizzare l’idea di specializzarsi nel mondo dei panificati e, dopo aver acquisito il relativo master, ha aperto un panificio artigianale che rispecchia la sua visione della
cucina e della qualità.
Dopo il pane, tra i pregevoli prodotti che si usano da Veneto Artist, non potevano mancare quelli dell’Oleificio Andreassi, azienda a trazione familiare di tradizione abruzzese molto apprezzato sul mercato nazionale e internazionale (l’olio in questione trova spazio anche sulla regale tavola di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco). Alla guida dell’Azienda c’è Matteo, da due generazioni frantoiano e pure mastro oleario (l’equivalente dell’enologo delle cantine vinicole). Con lui anche le due figlie, Maria Rita e Mariangela. Oltre all’EVO (olio extravergine di oliva) ottenuto mediante un sistema di lavorazione a freddo (secondo tradizione) con olive selezionate Leccino, Gentile, Frantoio e Muraiolo, raccolte a mano, all’Oleificio Andreassi si producono anche oli aromatizzati al peperoncino, all’aglio, al basilico, al tartufo e tanto altro. Si realizzano anche saponi, stick labbra, crema viso e corpo, tutti prodotti in collaborazione con un’industria farmaceutica. (Piazzetta S. Matteo 6 Poggiofiorito Chieti www. olioandreassi.it).

Ma con tutto questo ben di dio, cosa si beve al Veneto Artist? L’offerta è ampia e variegata e non si limita ai soli pregevoli bianchi di zona frutto della “Glera”, ma si stappano anche bottiglie di Lambrusco Mantovano della Cantina di Fondo Bozzole, azienda agricola a Poggio Rusco (via Bozzole, 12 MN www.fondobozzole.it) vino biologico (prodotto dal 2013 con grande attenzione all’ambiente): il Cocai, Lambrusco rosé, ottenuto dalla prima spremitura in pressa soffice della varietà Salamino (“pressa soffice” così dalle bucce si estrae poco colore…). “Al Cocài” (in mantovano) si presenta rosato abbastanza carico e brillante, con una bolla fine e persistente, sprigiona toni di frutta rossa che accompagnano la freschezza di beva; ottimo per aperitivi, con piatti freschi,
estivi, insalatone, risi freddi o insalate di farro, pesce ai ferri, fritti misti o per fare un’ottima sangria. Poi c’è l’Incantabiss, ottenuto da uve Ruberti allevate a “Guyot” (varietà autoctona Mantovana): rosso rubino con riflessi purpurei, spuma vivace e non evanescente; al naso, profumi minerali e di frutta rossa leggermente macerata, in particolare fragola, intenso e fine in bocca, uno dei Lambrusco più apprezzati per morbidezza e fragranze tipiche come la ciliegia. Alberto – in veste di sommelier del Veneto Artist – poi suggerisce anche i vini DOC dei Colli Euganei che si producono (con l’olio extra vergine di oliva) all’Azienda agricola Il Pianzio (Via Pianzio, 66 Galzignano Terme PD www.ilpianzio.it). Tra gli altri, ottimo il loro Moscato ottenuto dopo lunghi affinamenti, dai sentori freschi e agrumati che lasciano spazio a note morbide e balsamiche importanti; colore giallo paglierino tenue e brillante, non lascia trasparire la complessità che riserva all’olfatto, è vino intenso, fine ed elegante, si abbina a vellutate e risotti di zucca o con gli asparagi bianchi della zona, adatto per carni bianche e pesce crudo (da provare con il sushi, magari con nighiri e sashimi di branzino o salmone).
In tema di vini, sicuramente anche i ragazzi del Veneto Artist, si sono affidati a lei – Gent.ma Monica – della Poggiana F.lli srl (via Quartier Cremona, 63 Rosà VI www.poggiana.com) azienda specializzata in importazione e distribuzione vini, con particolare attenzione alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e dei vini biologici e biodinamici. La loro consulenza è necessaria per garantire al cliente (professionista del beverage) un ambiente sicuro dove operare le proprie scelte, considerando le realtà più esclusive che riescono ad esprimere al meglio la relazione tra terreno, vitigno e uomo.
Poggiana F.lli srl si occupa anche di formazione attraverso corsi di degustazione per appassionati, con serate a tema per personale di sala e addetti del settore.
Altra azienda (a conduzione famigliare fondata nel 1981) con prestigiosi prodotti presenti nella cantina di Veneto Artist, è la Santa Eurosia s.r.l. (via Cima, 8 San Pietro di Barbozza Valdobbiadene TV www.santaeurosia.it) che, assecondando le potenzialità della natura, dà risultati di assoluta eccellenza: Valdobbiadene DOCG e Superiore di Cartizze, con la sua presa di spuma lunga e curata, ripaga con un prodotto unico, prorompente che dona sensazioni di forza e gioventù. Il loro Cartizze, qualcuno dice si beva anche in paradiso… Vinificato in bianco mediante pressatura
soffice, giallo paglierino, dal perlage fine e persistente, intensamente fruttato con note floreali, gusto amabile, fresco ed equilibrato. Da degustare!
A concludere questa digressione che incensa Veneto Artist (perché effettivamente lo merita!) c’è “La Bottega di Oselladore” (via Roma, 99 Rossano Veneto VI www.oselladorecaffe.it) nata per volontà dell’omonima famiglia nel 1963 a Schiavon, Vicenza. I prodotti che propone sono il frutto del lavoro di due generazioni dedite al gusto e tradizioni italiane. Con un team composto per la maggioranza da donne si creano sempre nuovi prodotti e combinazioni enogastronomiche da utilizzare a titolo di
prestigiosi cadeaux, regali aziendali, ceste natalizie tutti personalizzabili anche facendosi consigliare dai vari personal food-shopper sempre a disposizione.
Per dare un tocco cosmopolita al Veneto Artist, anche merci varie direttamente dalla Croazia – le ha portate il direttore dell’Ufficio Turismo di Buje (Turistička zajednica grada Buja 1. Svibnja 2, Buje HR www.coloursofistria.com) sig. Valter Bassanese: vino (specie bianchi “simil Collio” vista la posizione) olio, visti gli uliveti, confetture varie, visti gli alberi da frutto, poi il prosciutto, proprio speciale quello di Buje e altri prodotti gourmet, da acquolina… oltre a voucher turistici per soggiorni vacanze in riviera o sui declivi croati e istriani.
C’è anche un altro modo di concludere una bella serata allorché essersi piacevolmente rimpinzati di buon cibo e ottimi vini, dopo un caldo caffè – per chi è avvezzo al “fumo di qualità” – ci sta anche un sigaro Nostrano del Brenta, gentilmente fornito da Mr. Cristian Bertoccello. È il prodotto finale dell’importante monocoltura che germoglia nelle “masiere” (terrazzamenti a secco creati per sostenere i ripidi pendii della montagna rendendoli coltivabili) della Val Brenta organizzati almeno da quattro secoli dai monaci Benedettini
che usavano le foglie del tabacco a scopi officinali: la stessa foglia cui – oggi – si fa il sigaro Nostrano del Brenta (sempre compatto mai duro) che quando si fuma – magari in buona compagnia – al pari di un importante distillato, crea un’atmosfera particolare, mentre lo si porta alle labbra e si aspira lentamente, si gusta e poi si fa uscire denso dalle labbra: l’atteggiamento di chi lo gusta diventa rilassato e contemplativo, il momento è di vero piacere e totale appagamento, il respiro si fa profondo, lo sguardo si perde assorto in un leggero senso di compiacimento… Tra i più apprezzati per complessità e note balsamiche e floreali, il Sestiere, per la sua eleganza e morbidezza, il Doge, per il suo profilo che ricorda i caraibici e per la sua persistenza, il Clandestino e, per chi cerca qualcosa di deciso, il Benedettino, davvero un’ottima scelta che esprime un ricordo indelebile, un’esperienza positiva, un modo per sottolineare l’importanza e il significato di un evento emozionante. (ovviamente se ne raccomanda un consumo consapevole NDR)
…E vista l’occasione, se avventori, clienti occasionali e habitué lo consentono – sempre al Veneto Artist di Castione di Lòria – si parla di tutto e, approfittando della presenza sempre di Cristian Bertoncello, affrontare anche discorsi che potrebbero sembrare impegnativi lì per lì, fatti in un ristorante (con il cucchiaio nella minestra e un flûte di bollicine di fronte) ma che comunque “intrigano”, perché quando si parla dei “fatti nostri” (quando si va in tasca alla gente) si desta l’attenzione, quale che sia il contesto in cui ci trovi.
“Tra i motivi che mi hanno portato a lavorare per Banca Mediolanum – è Bertoncello che parla – c’è indubbiamente la spiccata attenzione che questo gruppo rivolge al tema della sostenibilità: la sostenibilità in Mediolanum ha l’obiettivo di sviluppare un’attività solida e, appunto, sostenibile a lungo termine, ed è parte integrante dei valori e della cultura della Banca, che mira a generare valore aggiunto per tutti gli stakeholder (individui, gruppi o organizzazioni che hanno un interesse, diretto o indiretto, nel successo di un’azienda o di un progetto e che possono influenzare le sue attività; ci sono “stakeholder interni” (dipendenti e azionisti) e “esterni” (clienti, fornitori, banche e la comunità locale – NDR). Il successo di questi – continua Bertoncello – garantisce infatti la sostenibilità del business del Gruppo. Questo approccio alla gestione responsabile dell’azienda si concretizza nel modo di operare, nell’attenzione e nella centralità del cliente, nel modo in cui Mediolanum supporta i propri dipendenti, rispetta l’ambiente e contribuisce allo sviluppo della comunità in cui è inserita. Banca Mediolanum privilegia infatti l’adozione di soluzioni innovative che riducano al minimo i consumi o prevedano l’utilizzo di risorse a ridotto impatto ambientale. Questo perché dal 202l Banca Mediolanum aderisce al Programma Global Compact dell’ONU, iniziativa delle Nazioni Unite che incoraggia le imprese di tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale ed ambientale che possa promuovere un’economia mondiale sana e sostenibile, che garantisca a tutti l’opportunità di condividerne i benefici. A tale scopo, Mediolanum si impegna a condividere, sostenere e applicare nelle proprie sfere di influenza un insieme di dieci princìpi relativi ai diritti umani, agli standard lavorativi, alla tutela dell’ambiente e alla lotta contro la corruzione”.
In parole semplici si concepisce il business non solo come mero risultato economico in quanto senza sensibilità e tutela dell’elemento sociale ed ambientale l’economia stessa, così come la intendiamo, rischierebbe di scomparire con l’intera umanità. Tutto questo per introdurre le motivazioni valide per affidarsi a Banca Mediolanum: per la sua solidità bancaria, l’unione di consulenza personalizzata con strumenti digitali efficienti e l’ampia gamma di prodotti e servizi come il banking online e mobile, fino a quelli più strutturati come investimenti, previdenza e assicurazioni, con l’accento su un modello che mira a unire la relazione umana del consulente (“Family Banker“) con la praticità della tecnologia. Interessante, no?
Davvero notevole e molto gradevole nella sua atmosfera accogliente, il convivio da Veneto Artist, degustazioni comprese…- con gli attori della ristorazione che si ringraziano per la fattiva disponibilità dimostrata – Mille grazie!
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