Il Buon Paese (Friuli Venezia Giulia) - Pravisdomini



                                               La Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonio Abate

Pravisdomini è un comune di quasi 4000 anime in provincia di Pordenone, al confine con le province di Treviso e di Venezia. Ebbe fin dai tempi dell’Impero romano una grande importanza strategica: le vie Postumia e Annia, che lo attraversavano, erano le vie consolari che conducevano ad Aquileia (per un lungo periodo la più importante città dell’Impero dopo Roma) e a Concordia Sagittaria.

ll nome indicava che il territorio faceva parte di possedimenti che un “Visdomino” amministrava per conto del patriarca di Aquileia o del vescovo di Concordia.

Principali attrazioni da visitare a Pravisdomini sono: la Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonio Abate, originariamente dell' XI secolo, ma poi ricostruita nel 1477, dopo che i Turchi, durante le loro razzie, rasero al suolo la precedente costruzione.



All’interno sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali il Crocifisso ligneo, intagliato nel XVI secolo, la pala ritraente Cristo risorto tra i Santi Antonio Abate e Giovanni Battista, eseguita nel 1571 e gli affreschi raffiguranti il Padre Eterno ed angeli musicanti, della fine del Cinquecento.

Nei dintorni di Pravisdomini vi sono diverse bellissime ville, fra cui non possiamo dimenticare il palazzo dei conti Panigai-Ovio nella frazione di Panigai, che risale al XVI secolo, ma è stato completamente trasformato intorno al 1750 .

Palazzo Panigai-Ovio



Presenta un corpo centrale di tre piani sormontato da un timpano, e da due ali laterali. L’ala destra è rimasta incompiuta e conserva l’aspetto tardo rinascimentale originario. Al piano terra si trova una cucina d’epoca con bancone in muratura, mentre nelle altre stanze si trovano affreschi del Settecento e tutti gli arredi, mantenuti intatti, insieme a oggetti e carte d’epoca, che conferiscono agli ambienti un’atmosfera molto suggestiva. Il giardino, poi, conserva un particolare tocco di romanticismo.

Infine non possiamo non ricordare la prevalente vocazione vinicola della zona, in cui sono presenti indimenticabili vini, sia bianchi, che rossi di elevata qualità.

Gianluigi Pagano



Commenti

Post popolari in questo blog

ll 25°anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica) – Il rapporto della IAI con l'Iniziativa Centro Europea

Eurovinum – Borghi d’Europa degusta i vini di Roberto Scubla a Milano, ad Autoctono

Borghi d'Europa e il 25°anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica) – Gli organi e la struttura IAI